Tra i vari auguri ricevuti, ho ritrovato il famoso editoriale del New
York Sun “Is There a Santa Claus?”
di cui avevo perso la memoria da
tantissimi anni.
Nel 1897 il dottor Philip O’Hanlon di Manhattan si sentì domandare dalla
sua bambina di otto anni Virginia se Babbo Natale esistesse davvero.
Virginia aveva cominciato a dubitarne per quello che le avevano detto degli
altri bambini.
Il direttore del Sun Edward P. Mitchell passò la lettera della bambina, perché rispondesse, a Francis Pharcellus Church , uno dei veterani del giornale che, nell'editoriale, le rispose così:
Lo giro anche a voi, amici ed amiche che mi prestate un po’ della vostra
attenzione, con l'augurio che con il nuovo anno, possiamo tutti ritrovarci con i nostri sogni
realizzati.
Suo padre le suggerì di scrivere al New York Sun, assicurandole che
“se lo dice il Sun, allora è vero”.
La lettera di Virginia diceva:
La lettera di Virginia diceva:
Caro direttore, ho otto anni. Alcuni dei miei amici
dicono che Babbo Natale non esiste. Mio papà mi ha detto: “se lo vedi scritto
sul Sun, sarà vero”. La prego di dirmi la verità: esiste Babbo Natale?
Virginia O’Hanlon.
Il direttore del Sun Edward P. Mitchell passò la lettera della bambina, perché rispondesse, a Francis Pharcellus Church , uno dei veterani del giornale che, nell'editoriale, le rispose così:
Virginia, i tuoi amici si sbagliano. Sono stati contagiati dallo
scetticismo tipico di questa era piena di scettici. Non credono a nulla se non
a quello che vedono. Credono che niente possa esistere se non è comprensibile
alle loro piccole menti. Tutte le menti, Virginia, sia degli uomini che dei
bambini, sono piccole. In questo nostro grande universo, l’uomo ha l’intelletto
di un semplice insetto, di una formica, se lo paragoniamo al mondo senza
confini che lo circonda e se lo misuriamo dall'intelligenza che dimostra nel
cercare di afferrare la verità e la conoscenza.
Sì, Virginia, Babbo Natale esiste. Esiste così come esistono l’amore, la
generosità e la devozione, e tu sai che abbondano per dare alla tua vita
bellezza e gioia. Cielo, come sarebbe triste il mondo se Babbo Natale non
esistesse! Sarebbe triste anche se non esistessero delle Virginie. Non ci
sarebbe nessuna fede infantile, né poesia, né romanticismo a rendere
sopportabile la nostra esistenza. Non avremmo altra gioia se non quella dei
sensi e dalla vista. La luce eterna con cui l’infanzia riempie il mondo si
spegnerebbe.
Non credere in Babbo Natale! È come non credere alle fate! Puoi anche fare
chiedere a tuo padre che mandi delle persone a tenere d’occhio tutti i
comignoli del mondo per vederlo, ma se anche nessuno lo vedesse venire giù, che
cosa avrebbero provato? Nessuno vede Babbo Natale, ma non significa che non
esista. Le cose più vere del mondo sono proprio quelle che né i bimbi né i
grandi riescono a vedere. Hai mai visto le fate ballare sul prato? Naturalmente
no, ma questa non è la prova che non siano veramente lì. Nessuno può concepire
o immaginare tutte le meraviglie del mondo che non si possono vedere
Puoi rompere a metà il sonaglio dei bebè e vedere da dove viene il suo
rumore, ma esiste un velo che ricopre il mondo invisibile che nemmeno l’uomo
più forte, nemmeno la forza di tutti gli uomini più forti del mondo, potrebbe
strappare. Solo la fede, la poesia, l’amore possono spostare quella tenda e
mostrare la bellezza e la meraviglia che nasconde. Ma è tutto vero? Ah,
Virginia, in tutto il mondo non esiste nient’altro di più vero e durevole.
Nessun Babbo Natale? Grazie a Dio lui è vivo e vivrà per sempre. Anche tra
mille anni, Virginia, dieci volte diecimila anni da ora, continuerà a far
felici i cuori dei bambini.
Ecco, l’augurio per questo nuovo anno è che tutti possano sempre avere
qualcosa in cui credere.
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