Oggi le
primarie sono di gran moda, non si può dubitare. I talk show non invitano i
politici perché ci illustrino programmi o perché ci spieghino come si pensa di
sbrogliare la matassa delle crisi (economica, sociale, politica). Invitano le
rappresentanze politiche perché si parli di primarie.
Primarie di
destra e primarie di sinistra. Per quelle rappresentanze politiche troppo
piccole perché si facciano le primarie proprie, c’è la soluzione delle primarie
di coalizione. Nessun problema ci sono primarie anche per loro.
Una bella comparsata non la si nega a nessuno, l’abbiamo visto con il confronto su sky tra Bersani, Renzi, Vendola, Tabacci e Laura Puppato (ma chi è!!!??? a già è un consigliere regionale. Bene, brava, qualcuno a tempo debito, saprà come renderle merito per il teatrino a cui si è prestata).
Ora
aspettiamo lo spettacolo delle primarie di destra. Loro sono più parchi, le
primarie le fanno di partito non di coalizione (anche perché una coalizione
ancora non c’è) e così le comparse le ricercano in casa. Meglio, così le gratificazioni (se…se… come
direbbe una mia amica) non escono fuori dal piatto di partito.Una bella comparsata non la si nega a nessuno, l’abbiamo visto con il confronto su sky tra Bersani, Renzi, Vendola, Tabacci e Laura Puppato (ma chi è!!!??? a già è un consigliere regionale. Bene, brava, qualcuno a tempo debito, saprà come renderle merito per il teatrino a cui si è prestata).
Le primarie
sono utili.
Perché
ormai a ridosso delle elezioni (politiche e regionali) non sapendo che pesci
prendere, risultano utili a distrarre gli elettori. Ad aggregare, a fare
notizia, ad alimentare attese ed aspettative “politiche” intorno al niente.
E così, ancora
una volta, si parla del pelo e non della trave, si dice per non dire.
Si litiga e
si compete per questo o quel candidato premier ma, tecnicamente parlando, non
si sa con quale modello elettorale si andrà a votare. Non si sa, in buona
sostanza, se ci saranno le preferenze o meno, se il partito con il 20 – 25%
delle preferenze avrà in “regalo” un premio di maggioranza che lo porti ad
avere il 51 ed oltre di deputati e senatori.
Lo stesso
“porcellum” tanto criticato e vituperato dalla sinistra, voluto dalla destra,
oggi è improvvisamente tanto prezioso e caro ai vari Bersani, Renzi, Grillo. Insomma
proprio a coloro che lo deploravano al punto da affibbiare quell'appellativo.
Grillo.
Mi appare
come il prodotto di tutte le deficienze politiche della seconda repubblica. Non
lo critico, lo registro e basta a lasciarmi sgomento. Dov'è finita la nostra
cultura politica, il nostro fare fatto di concetti, idee (anche sbagliate,
viziate, provocatorie) ma che hanno poi sempre saputo equilibrarsi nelle aule
del Parlamento.
Oggi la
sinistra canta vittoria se in una Regione (la Sicilia ) prende il 13,5 %
dei voti contro il 14,9 del M5S. Il particolare, il lieve particolare che abbia
votato solo il 47,42% degli elettori, non scuote nessun partito. Ed allora vai
con partitini e movimenti vari.
Buona
fortuna a tutti, con un numero così elevato di indecisi, disgustati,
scoraggiati, c’è trippa per tutti. Il modello bipolare (altra invenzione
d’importazione, proprio come le primarie del resto) anche sotto questo aspetto
ha fallito da qualunque parte lo si guardi. Non solo non ha ridotto il numero
dei partiti, facendoli addirittura aumentare ma ha allontanato intere masse di
cittadini dai seggi elettorali.
Altro
motivo di riflessione.
Prima, per
maturare il diritto alla pensione da parlamentare bastavano 2 anni, 6 mesi ed 1
giorno. Oggi, che servono tutti i 5 anni della legislatura, scopriamo che c’è
una maggioranza trasversale pronta a sostenere e difendere qualunque premier
purché si arrivi alla fine.
Che si
tratti di Monti o del Mago Zurlì, questa maggioranza trasversale, fatta di
circa 300 Scilipoti, è di ferro. Metabolizza tutto.
La prossima
legislatura anche da questo punto di vista, non ci lascia ben sperare. Il
movimento 5 stelle piazzerà un esercito di onorevoli e senatori, immagino un 20
– 30 % dell’intero parlamento. Questi, siamone pur certi fin da ora, non
saranno da meno dei loro predecessori.
Nel passato
il nostro Parlamento ha sempre saputo come ospitare e direi anche valorizzare pornostar, trans, tossici, indagati e
condannati. Venga pure il comico, ma se lo si metterà a fare da ago della
bilancia siamo sicuri che ci farà ridere? Qualcosa del genere l’abbiamo già
provato con persone certamente più esperte nella comunicazione e nel varietà
televisivo. L’abbiamo già provato anche con le novizie esperienze dei Bossi e
dei Di Pietro. Non è stata un’esperienza propriamente esaltante.
Si assiste
alla valorizzazione di un nuovo, solo perché tale non perché presenti manifeste
qualità.
Si rischia
di far emergere ciò che è mediocre perché tutto il resto è del tutto insufficiente. Insomma è come se un’intera nazione
si stesse avvitando in una involuzione
piuttosto che in una evoluzione.
All'incirca un anno fa, con la nomina di Monti, si disse che in Italia si era instaurato il
principio della democrazia sospesa. Non è stato così. Il Presidente della
Repubblica, nel fare ciò che ha fatto, ha fatto ricorso a tutte le funzioni
proprie, a tutti gli strumenti messigli a disposizione proprio da quei principi
democratici racchiusi nella Costituzione. Piuttosto direi che sono stati i
partiti, inadeguati, insufficienti, colti da completo sbando, ad abdicare.
Commenti
Posta un commento
Grazie per il commento!